Quando si lavora su di una start-up il brief non è importante: è essenziale! Un’azienda avviata ha una storia quindi dei riferimenti di partenza; per quanto si stravolgeranno sono delle tracce preziose. Una start-up è un foglio bianco: il rischio di “lasciarsi ispirare” è grande, perciò il brief dev’essere ancora più attento.
ROST nasce da un’idea ambiziosa ma con basi solide come il legame tra i due amici che l’hanno costruita. In primis era importante portare alla luce i focus giusti per dare corpo e visibilità alla loro idea. Potenza, ambiente, innovazione: tre pilastri ben chiari che avrebbero guidato il progetto e le scelte di branding.
È oramai chiaro che il successo di un’innovazione va di pari passo con la facilità di comprenderla. Era quindi fondamentale valorizzare le indicazioni del brief con forme semplici e riconoscibili, d’impatto ma non statiche. Il cerchio sarebbe stato la pietra sul quale costruire il logo. Blu sarebbe stato il colore per la capacità di coniugare i valori di innovazione, elettricità e affidabilità.
Il claim stesso era un’opportunità importante per sottolineare i feedback del brief e non poteva essere lasciata. Tech-logical innovation: un gioco di parole semplice che rende bene il rilievo dell’innovazione e la centralità della razionalità.
Dal claim al logo, dal sito al materiale di promozione, i binari che hanno guidato il progetto sono stati pulizia e immediatezza. Per dare il giusto compimento al brief mancava un’unica cosa: la scelta di lavorare su materiale quasi esclusivamente digitale. Potrebbe sembrare un’inezia ma in realtà dà compimento all’anima green che è parte del progetto.
